Mercato IT in Crisi? Sì, ma non per tutti: Numeri Brillanti Presentati da VAR Group alla sua Convention 2015
- Scritto da Gianni Giaccaglini
- Add new comment
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
Quarant'anni di storia per un Gruppo costituito da varie società che davanti a oltre 600 tra collaboratori e partner presenta una crescita del 21% per questo scorcio di 2015, proiettandola a 190 Ml di giro d'affari, con nuovi prodotti e servizi e i partner di sempre: IBM, Lenovo, Citrix, Dell, Microsoft, Cisco, Veeam, VMware.
Gianni Giaccaglini, Alessandro Giacchino
Coraggio, visione, tempismo e capacità realizzativa sono gli ingredienti che hanno consentito a VAR Group di emergere come una delle società di riferimento nel mercato delle medie imprese italiane, dopo aver cavalcato fasi e momenti di grande turbolenza.
Già, perché se ora la società guarda al futuro con grande ottimismo, e un pizzico di quella sbruffoneria che caratterizza il popolo toscano - la società è presente in tutta Italia, ma nasce e continua ad avere il suo quartier generale a Empoli - in realtà ha dovuto cavalcare fasi di forti cambiamenti non solo determinati dagli andamenti dei mercati, ma anche dalla continua permutazione dell'intera filiera informatica.
Le radici della società affondano infatti alla sua relazione con IBM per la rivendita delle linee di prodotti intermedi: System/36 e 38 prima, AS/400 poi. Configurate come Agenti, le imprese che si erano specializzate in questo settore traevano parte dei loro ricavi dalle provvigioni di vendita e parte dai servizi erogati ai clienti. Le più intraprendenti crearono anche pacchetti applicativi che fornivano tanto ai clienti, quanto a "colleghi agenti" di altri territori.
Un settore che andò progressivamente in crisi, colpito in parte dal cambio di contratti imposto da IBM, che riservò a sé stessa la vendita dell'Hardware, in parte dalla perdita di competitività delle macchine aggredite dall'emergere del mondo Unix e, non da ultimo, dall'immissione di nuovi pacchetti applicativi firmati "IBM".
Il successo si conquista nelle fasi di cambiamento
Come sempre accade, nelle fasi di forte turbolenza qualcuno riesce ad avvantaggiarsi, mentre altri scompaiono. Così, nel breve volgere di qualche anno, l'intera generazione di Agenti IBM ha dovuto adeguarsi alla nuova realtà: chi ha avuto le capacità e i mezzi per trasformarsi in operatori a "diverso Valore Aggiunto" ne è emerso con nuova linfa, mentre altri hanno chiuso, sono stati acquisiti, hanno cambiato connotazione e mestiere.
Giovanni Moriani, classe '57 e attuale Presidente di VAR Group, ha vissuto in prima persona tutti questi cambiamenti: entrato nel 1978 nel Gruppo SeSa per occuparsi dell'area sistemistica, è quindi passato a ruoli commerciali, contribuendo a far diventare SeSa la principale Agenzia IBM per il mercato AS/400.
Forte di questa posizione, nel 1996, lancia il prodotto SIGLA++, un gestionale per piccole e medie imprese di grande successo, anche grazie al fatto di esser distribuito con il marchio IBM.
Nel 1998 dà vita a Computer VAR come partnership fra alcune delle più importanti agenzie IBM del momento: il suo Gruppo SeSa, il Gruppo Apra, Infordata, Polymatic, Scao, Sys-DAT. Da qui, nel 2002, scaturisce il primo network di franchising italiano per il settore IT, con 26 società di distribuzione di primo livello, 15 di secondo livello, e 35 Centri di Competenza distribuiti su tutto il territorio italiano.
Il vero salto di qualità si registra nel 2005, anno nel quale, attraverso una serie di importanti acquisizioni, il Gruppo Computer Var passa da fatturato da 60 ad uno di 110 Mil. €. Ma è solo un punto di svolta: "Abbiamo costantemente riorganizzato la nostra struttura e aggiornato la nostra offerta, per essere sempre in linea non il mercato. Così, con una costante crescita del 6% siamo arrivati a 190 milioni di euro di fatturato, mentre l'inizio 2015 fa segnare un incremento nella raccolta ordini del 21%. Ritmo che tuttavia difficilmente riusciremo a mantenere fino a fine anno".
VAR Group oggi
Oggi, VAR Group Spa è una struttura costituita da varie aziende connesse in rete, accomunate dalla missione di “Value Added Reseller”, capaci di fornire al mercato una serie di soluzioni e servizi molto ampia: ci sono soluzioni verticali per ben 22 settori, dall’abbigliamento, alla grande distribuzione, all'industria meccanica alle cartarie, per la logistica, le energie rinnovabili... Questo la fa considerare il primo Top Var e System Integrator del mercato italiano, così come facilmente riscontrabile alla recente convention di Rimini ove sono confluite oltre 600 persone e tutti i principali Vendor del settore IT: IBM, Microsoft, Cisco, Lenovo, Dell, Citrix, Veeam, VMware...
L'attuale struttura della società vede una holding alla quale fanno capo cinque società controllate e organizzate per settori business, la cui azione è coordinata dalla casa madre Var Group.
Due i punti più importanti emersi dalla Convention in relazione al futuro del mestiere di VAR:
- Bisogna affrontare la realtà del Cloud Computing come una nuova opportunità che impone la trasformazione degli attuali modelli di Business con la revisione della creazione di Valore Aggiunto
- Alleanze e Partnership vanno costanemente riviste, sia sul piano commerciale, sia per quanto riguarda l'acquisizione di nuove competenze ed esperienze.
- La centralità delle soluzioni di carattere gestionale continua a persistere, ma va integrata con una costellazione di altre componenti e servizi che se da un lato arricchiscono l'offerta sulla quale poter contare, dall'altro danno ai clienti nuove fonti di riduzione dei costi e di incremento della competitività.
Cloud a 360 gradi
A prima vista, per un VAR, il mondo Cloud è quanto di peggio gli potesse capitare: il cliente fruisce di servizi che gli vengono erogati da non si sa dove, ma certo questo lo potrebbe portare a non acquistare più né software, né hardware ma solo servizi. Per chi ha costruito le proprie fortune vendendo prevalentemente proprio Hardware, Software e i servizi di consulenenza per metterli assieme e farli funzionare, proprio una iattura. A meno che...
A meno di non trasformarsi in un fornitore di servizi Cloud, in un produttore di applicazioni Cloud e in un fornitore di apparecchiature in grado di assicurare all'impiego delle piattaforme Cloud maggior valore. E questa è la strada scelta da VAR Group che a Rimini ha presentato un'offerta completa declinando il Cloud Computing in tutte e tre le sua articolazioni (pubblico, privato e ibrido) e con una ricca gamma di servizi e soluzioni applicative.
In particolare, per chi si cimenta nell'allestimento di Cloud private, si aprono nuovi problemi relativi alla gestione della sicurezza e per la conformità alla norma ISO 27001. I Data Center vanno quindi allestiti nella nuova ottica di "erogatori di servizi", dovendo garantire livelli di affidabilità Tier 3 e nel contempo ridurre la loro voracità di energia (Green Data Center). Due aree nelle quali, grazie alle strette collaborazioni con i Vendor, VAR Group ha messo a punto varie soluzioni specializzate ed un centro specializzato per i servizi di Help Desk e Back Up remoto,
Ad esempio, è stato fatto un consistente investimento in competenze per l'impiego dei sofisticati servizi WIS, Wide Infrastructure Services di IBM, una soluzione di System Management capace di analizzare l’operatività del sistema rispetto ai parametri fissati, rilevando gli eventi che accadono nel costo dell'attività per poi risolverne in automatico gli eventuali problemi attingendone le soluzioni da un archivio di casi già risolti (il cosiddetto Knowledge Data Base). Una volta installato e correttamente configurato, WIS è in grado di gestire i sistemi senza richiedere alcun intervento da parte di personale, riducendo nettamente i costi e i tempi di risoluzione dei malfunzionamenti.
Con Microsoft è invece stato siglato un accordo particolare per l'erogazione di servizi di supporto del nuovo tablet Surface e di APPs per la gestione sicura di dati sensibili, la loro protezione e il ripristino anche da remoto.
Discorso analogo meritano le soluzioni applicative sia di tipo ERP, sia di tipo Office, con particolare riguardo per Microsoft Office 365 sul quale si stanno orientando le attenzioni di svariate imprese.
Interessante rassegna di casi innovativi
La Convention è anche stata l'occasione per presentare una significativa serie di soluzioni innovative, scaturite dalla collaborazione tra VAR Group ed i propri fornitori. Val la pena qui di ricordarne alcune:
- Assieme a Lenovo, per conto di Grandi Navi Veloci (GNV), la compagnia di traghetti impegnata sulle rotte del Mediterraneo, è stato creato un Data Center distribuito e flessibile capace di gestire la logistica e i servizi di bordo per 6/8 mila passeggeri.
-
Con Microsoft è stato realizzato un Data Center Cloud con servizi CRM personalizzabili basato sull'impiego combinato di Office 365 e Azure.
-
Per la catena alberghiera StarHotels, lavorando con Citrix sono state create applicazioni specifiche per il settore (a partire dalle prenotazioni) fruibili sia su Desktop, sia in Mobilità tramite Tablet e SmartPhone.
-
Dalla collaborazione con Veem e Targetti, società specializzata produzione di sistemi di illuminazione di edifici è nato un sistema di monitoraggio completo e sicuro di tali impianti con prevenzione di anomalie. Fatto molto importante quando si ha a che fare con edifici pubblici tipo le cattedrali o gli impianti sportivi.
In conclusione, una Convention che ha mostrato una società in piena salute, che deve il proprio successo al coraggio di innovare e di investire in nuove soluzioni, riconsiderando costantemente il proprio presente per proiettarlo nel futuro.
Articoli correlati (da tag)
- LibreOffice arriva a 7.3 e insidia sempre di più Office 365 di Microsoft
- Digital Transformation in Cloud propulsore della felice ripartenza della Nuova Sorgenia
- Dai Big Data Lake alle Big Data Fabric
- Cloud: per Gartner, il mercato cresce del 21,4% nel 2018
- Public Cloud in crescita del 18% nel 2017. Le previsioni di Gartner