Intelligenza artificiale e Machine Learning al servizio della sicurezza
- Scritto da Alessandro Giacchino
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Webroot ha messo a punto un sistema basato su sofisticate reti neurali che sfruttano enormi quantità di dati per attivare la sicurezza predittiva anticipando le minacce ed eliminandole in modo autonomo
Stando al rapporto Clusit 2019, in Italia, al primo posto tra le minaccie alla sicurezza, per numero di infezioni, si posiziona stabilmente il Ransomware che viene normalmente veicolato attaverso varie forme di Malware. Un fenomeno che talvolta viene trascurato, ma che continua a crescere nel nostro Paese, in aumento del 31% rispetto allo scorso anno con un incremento consistente (+47%) di attacchi sconosciuti.
Dal momento che questa minaccia è frutto della combinazione tra fattori tecnologici e ingenuità da parte degli utenti, per essere davvero efficaci per mitigarne gli effetti occorre agire tanto sul fronte della prevenzione, intercettantone i vettori prima che siano in grado di svolgere le proprie azioni di contaminazione, sia in tempo reale per scongiurarne gli effetti. Uno scenario nel quale gli innovativi motori di Machine Learning che attingono i dati da elaborate reti neurali risultano in grado di fornire eccellenti risultati, a patto di alimentarli costantemente e tempestivamente di dati significativi.
Un'area nellla quale si è specializzata Webroot (distribuita in Italia da Achab già dal 2014) che si avvale di ambienti Cloud e di avanzati sistemi di intelligenza artificiale.
I dati come fonti del sapere, il Machine Learning per comprenderne i significati e scongiurare le minacce superando i limiti dei tradizionali antivirus
Il vero vantaggio che deriva dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del Machine Learning a supporto della sicurezza informatica consiste nella quantità illimitata di dati che si possono acquisire e analizzare. Catturando una quantità pressoché infinita di dati relativi a programmi dannosi, il Machine Learning alimenta costantemente i propri modelli per individuare l'insorgere di nuovi virus, mettendo in sicurezza i sistemi IT anche da minacce zero-day e da nuove varianti di Malware.
Tra i pionieri nell'utilizzo del Machine Learning applicato ai sistemi di sicurezza informatica, Webroot analizza ogni giorno mezzo miliardo di oggetti – ognuno dei quali può contenere fino a 10 milioni di caratteristiche - per un totale di 500 miliardi di dati. Questa enorme mole di informazioni viene elaborata da complesse reti neurali per produrre mille modelli matematici al giorno, che consentono al software Webroot di rilevare se un determinato attacco, comportamento o programma è malevolo o meno.
“Oggi le principali soluzioni di sicurezza informatica operano in modo reattivo, risultando quindi spesso impreparate a fronteggiare l'insorgere di nuove minacce. Il Machine Learning colma proprio questo gap, intercettando i pericoli prima che si materializzino concretamente.” è il commento di Claudio Panerai, CTO di Achab. “L'idea è che siano i computer a prevedere da soli gli attacchi informatici, ovvero dotando le macchine di una forma di intelligenza in modo che siano in grado di distinguere autonomamente ciò che è un virus da ciò che non lo è e poter intervenire di conseguenza in maniera indipendente”.
Alla base di Webroot vi è un enorme sistema di machine learning, costantemente nutrito dallo storico degli attacchi e delle minacce informatiche degli ultimi 20 anni a livello globale e dagli stessi utenti Webroot che, utilizzando normalmente il programma, trasmettono informazioni sulle minacce informatiche, oltre che da uno stuolo di ricercatori al lavoro per eliminare i falsi positivi e migliorare costantemente gli algoritmi di apprendimento.
Webroot, soluzione di sicurezza informatica tanto per le aziende, quanto per i singoli utenti, assicura una totale protezione contro tutti i tipi di Malware, intervenendo in tempo reale a livello di dispositivi Endpoint e mobili. Webroot sfrutta la potenza del cloud avvalendosi della più grande rete mondiale di rilevamento malware, Webroot Intelligence Network, per identificare e fermare le minacce, garantendo al contempo la riservatezza e l’integrità dei dati aziendali. Sostituendo le firme con il rilevamento e la neutralizzazione in tempo reale, Webroot si avvale di un modello distribuito grazie al quale l'intelligence ricavata dagli endpoint di tutto il mondo protegge istantaneamente tutti gli altri endpoint collegati a Webroot Intelligence Network, creando così un cerchio di protezione sempre attivo.
“Per un certo periodo, erroneamente, si è ritenuto che l'antivirus fosse una mera commodity, mentre ha riacquisito tutto il suo valore in un mercato assiduamente bersagliato, tornando a essere uno strumento indispensabile e strategico” è l'opinione di Andrea Veca, CEO di Achab. “Molti fornitori di servizi IT hanno le idee confuse su quale sia la reale differenza tra intelligenza artificiale e machine learning e molto spesso non conoscono gli incredibili benefici che possono apportare in termini di protezione e sicurezza dei sistemi informatici. Webroot è un antivirus di nuova generazione, che riteniamo rappresenti un'ottima opportunità di crescita per gli MSP, considerate sia le caratteristiche peculiari della soluzione, sia i possibili margini derivanti dalla sua commercializzazione”.
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