e-Mail Marketing: 5 Consigli Pratici per non Finire nello Spam
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Nonostante i Social Media, Snapchat, l'Instant Messaging, gli SMS, l'e-Mail Marketing continua ad essere il veicolo più efficace per comunicare ai clienti notizie, promozioni, inviti. Ma farlo bene è sempre più complesso, dovendo prendere varie precauzioni per raggiungere effettivamente i destinatari e per non compromettere la propria reputazione di mittente. Eccone alcune...
Diego Allegra, Direttore Commerciale 4Dem.it
Preparare una DEM (Direct e-Mail Marketing), o anche un semplice messaggio da inviare a grandi quantità di destinatari può esser fatto in modo istintivo, credendo di far bene. In realtà, ci sono mille accorgimenti da considerare, alcuni facili da immaginare, tipo non usare troppe volte parole come “omaggio” e “clicca qui”, altre meno quali limitare l'uso dei punti esclamativi. Questo per il rispetto del lettore, ma anche per prevenire la possibilità che il documento venga classificato come Spam e quindi non recapitato al destinatario, essendo bloccato dai Provider, o anche semplicemente inserito nella casella di Spam che spesso non viene mai aperta.
Ad esempio, infatti, pressoché tutti i provider di posta elettronica utilizzando algoritmi sempre più sofisticati che li aiutano a determinare se il messaggio da recapitare va considerato come Spam, o meriti di esser consegnato nella casella in Input del destinatario.
Ci sono tuttavia delle tecniche collaudate che limitano la probabilità di esser considerati come Spam, che è bene conoscere ed applicare. E' un campo piuttosto vasto, per cui in questa occasione ci limitiamo ad indicare le cinque precauzioni principali rilevate da 4Dem, la piattaforma Made in Italy di e-Mail e SMS Marketing.
1. Costruirsi una buona reputazione come mittente
La regola madre del Web vale anche per l’e-Mail Marketing: la reputazione della propria identità incide sui risultati. Così, se Google premia i siti Web che hanno una buona reputazione OnLine, anche i Provider mondiali si sono dotati di strumenti che attribuiscono ad ogni messaggio una valutazione basata sulla sua qualità.
In sostanza, i Provider sono in grado di premiare chi segue le regole "del buon messaggio" e punire chi non le rispetta. Tra queste, la più importante, è quella di non comprare liste di indirizzi e-Mail, né tantomeno sfruttare quelle altrui. I clienti devono aver scelto volontariamente di seguire un brand. Ci sono infatti vari meccanismi che aiutano nell'identificazione delle liste "commercializzate", tipo indirizzi civetta di difficile individuazione.
2. L’interazione con il messaggio: la chiave del successo
Più il messaggio genera interazioni con il lettore, maggiore sarà la valutazione positiva del provider. Oggi i vari gestori di posta come Gmail, Yahoo!, Hotmail, ma anche quelli italiani come Libero.it si affidano ad algoritmi e classificazioni di Artificial Intelligence.
Se le e-Mail provenienti da uno stesso mittente - o anche indirizzo IP - vengono cancellate dall’utente senza essere aperte, o aperte e subito dopo cancellate o, peggio ancora, contrassegnate come Spam, i Provider tenderanno a spostare campagne successive direttamente nella posta indesiderata. Per evitare questo è fondamentale che i clienti si fidino di chi gli ha inviato un’e-Mail e della sua professionalità.
A questo scopo è decisivo che i contenuti siano importanti per chi li riceve, magari con un oggetto accattivante, inviati all’ora giusta e con un design compatibile con tutti i dispositivi.
3. Parole e punteggiatura da evitare
Diversi accorgimenti possono essere presi anche in fase di scrittura.
Il primo suggerimento pratico è non utilizzare (o usare il meno possibile) espressioni come “clicca qui” o “soldi facili” e non abusare di parole come “gratuito” e “omaggio”. Allo stesso modo sarà importante non esagerare con l’utilizzo dei punti esclamativi e comunque evitare di metterne due o tre di seguito.
4. Testo in maiuscolo e colori
In una campagna di e-Mail marketing a contare è soprattutto il contenuto, e utilizzare caratteri cubitali non farà aumentare le vendite.
Scrivere tutto in maiuscolo è fastidioso per chi legge e facilmente etichettabile come Spam da tutti i Provider.
Allo stesso modo, anche i colori vanno scelti con cura: sceglierne di troppo accesi aumenterà il rischio di finire tra la posta indesiderata.
Infine, porre molta attenzione ad evitare di commettere errori, specie di ortografia. Parola d’ordine, in qeesto caso è rileggere!
Scrivere una Newsletter o un comunicato stampa con errori e refusi vi potrà far identificare come sciatti dal lettore o come indesiderabili dal Provider di posta. Attenzione anche alla qualità dell’HTML.
5. Evitare oggetti non credibili
L’ultimo consiglio di questa breve serie di consigli per una campagna "a prova di Spam" è scegliere con cura l’oggetto delle e-Mail da inviare.
Se si sta proponendo ai clienti una promozione, sarà ad esempio importante inserire un oggetto preciso e univoco evitando frasi riferite a sconti troppo vaghi che potrebbero far pensare ad una truffa. Un esempio?
Meglio “Sconto del 20% su giacche e felpe. Approfittane!” rispetto a “Sconti incredibili su tutto! Approfittane!”.
Queste indicazioni scaturiscono dalle esperienze maturate da 4Dem.it nell'inviare attraverso la propria piattaforma per l’invio di e-Mail e SMS messaggi per conto di oltre 5.000 aziende a milioni di destinatari.
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